- 8 Maggio 2024
- Categoria: News
Una società che gestisce due negozi di telefonia è stata multata dal Garante della Privacy con una sanzione di 150mila euro per aver utilizzato dati personali di centinaia di utenti, attivando Sim, avviando abbonamenti e addebitando l’acquisto di cellulari e localizzatori GPS a loro insaputa.
Il procedimento del Garante Privacy è stato avviato su segnalazione della Guardia di Finanza che aveva ricevuto la denuncia di una utente per addebiti sulla propria carta di credito relativi all’attivazione di un nuovo contratto a nome del marito deceduto. Le violazioni riscontrate nel corso dell’istruttoria svolta dall’Autorità sono risultate numerose e gravi.
Il Garante, infatti, ha accertato che la società aveva attivato 1300 schede telefoniche utilizzando i dati e i documenti di identità estrapolati dai sistemi del gestore telefonico di cui vendeva i prodotti o indebitamente conservati dai negozi. Inoltre, la stessa società aveva attivato servizi non richiesti inducendo i clienti ad apporre firme, tramite un tablet, senza chiarire le conseguenze di tali consensi. Tra gli illeciti, anche la vendita di cellulari che non erano stati richiesti dai clienti né consegnati ai medesimi, che venivano a sapere dell’acquisto trovando gli addebiti rateali in fattura.
Dall’istruttoria del Garante è inoltre emerso anche che la società aveva agito come titolare autonomo, evitando i controlli del gestore telefonico e le relative disposizioni in materia di trattamento dei dati degli utenti. Nello specifico la società aveva pianificato le proprie attività con l’intento di utilizzare la base di dati personali a sua disposizione per attivare forniture di servizi di telefonia non richiesti ovvero ampliare indebitamente l’offerta contrattuale a suo tempo sottoscritta dai propri clienti. Il tutto per un giro di affari di oltre 80mila euro, realizzato coinvolgendo i propri dipendenti in attività volte ad eludere sistematicamente i princìpi di liceità, correttezza e trasparenza previsti dal Regolamento europeo.
Data la condotta riconducibile al fenomeno complessivo delle attivazioni illecite di carte telefoniche, potenzialmente idoneo a creare ulteriori e ben più allarmanti indotti di illiceità e ostacoli alle attività di repressione di reati, il Garante ha applicato alla società una sanzione di 150mila euro e ha disposto il divieto di ulteriori trattamenti dei dati dei clienti.